Roma, 7 lug. (askanews) – E’ una giuria molto "engagée" quella che si appresta a giudicare i film in concorso al 74esimo festival di Cannes, con un presidente, Spike Lee, che già nella conferenza stampa di apertura non risparmia le sue critiche ai potenti, e una prevalenza femminile battagliera
con Melanie Laurent, Maggie Gyllenhaal, Mati Diop, Jessica Hausner, Mylène Farmer.
"Questo mondo è guidato da gangster: Agente Orange, il tizio che guida il Brasile e Putin sono gangster. Fanno quello che vogliono, non hanno morale né scrupoli. Questo è il mondo in cui viviamo e dobbiamo protestare contro quei gangster".
A proposito del film "Fa’ la cosa giusta", presentato a Cannes 32 anni fa, Spike Lee ha detto:
"L’ho scritto nel 1988, e quando vedete il nostro fratello Eric Garner, o l’uccisione, il linciaggio di George Floyd, capite che siamo ancora lì. E spereresti che 30 anni più tardi i neri non venissero più trattati come animali"
A proposito delle 5 donne in giuria l’attrice americana Maggie Gyllenhaal ha detto: "Penso che questa maggioranza di donne possa scegliere film diversi, reagire diversamente. So per sicuro che noi facciamo film diversi, scriviamo libri diversi, canzoni diverse. Sono molto curiosa di vedere cosa succederà grazie a questa nuova formula e a questo rispetto".
L’attrice Mèlanie Laurent, che ha appena diretto un documentario sullo sviluppo sostenibile, ha affermato: "Il festival di Cannes quest’anno è più attento all’ecologia. Credo che ci sia un forte legame tra questi due pilastri del festival, le donne e la natura, tra chi non si conosce, chi si giudica, ciò che si distrugge, quelli a cui si impedisce di parlare o di respirare. Tutto ciò che non si capisce fa paura e quindi viene oppresso, e questo vale per la natura e per le donne".