Roma, 14 giu. (askanews) – C’è il gas al centro della visita in Israele del presidente del Consiglio Mario Draghi, ma anche di quella contemporanea della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen. entrambi arrivati lunedì 13, entrambi impegnati in vari incontri istituzionali. Tutti e due ribattono sul medesimo tema, l’esigenza di aumentare la cooperazione energetica con Israele per trovare fonti alternative ai carburanti russi.
Mario Draghi lo ha ribadito in conferenza stampa accanto al premier Naftali Bennett: "Sul fronte energetico lavoriamo insieme nell’utilizzo delle risorse di gas del Mediterraneo e per lo sviluppo di energia rinnovabile. Vogliamo ridurre la nostra dipendenza dal gas russo e accelerare la transizione energetica verso gli obbiettivi climatici che ci siamo dati".
Ursula von der Leyen nella mattinata ha tenuto un discorso all’università Ben Gurion in cui ha ribadito che l’invasione russa dell’Ucraina mette a rischio tutto il continente, è una "guerra contro la democrazia". La presidente della Commissione Ue ha dato qualche indicazione concreta sui progetti in corso:
2:26-2:43 Il comportamento del Cremlino non fa che rafforzare la nostra determinazione di liberarci dalla dipendenza dei carburanti fossili russi, ha detto Ora stiamo esplorando modo di aumentare la cooperazione energetica con Israele".
2:44-2:55 "Abbiamo due grandi progetti: il primo è il cavo elettrico sottomarino più lungo e più profondo del mondo, che colleghi Israele alla Grecia e a Cipro"
2:58-3:11 "E il secondo è una conduttura per il gas e per l’energia pulita nel Mediterraneo orientale. Un investimento nella sicurezza energetica di Israele e dell’Europa".
Una partita energetica che collega Israele non solo a Grecia e Cipro ma anche all’Italia; politicamente lo Stato ebraico mira anche a rafforzare i legami con i paesi arabi e la Turchia.