A Belgrado gli esuli russi: “non voglio sostenere la guerra”

di solobuonumore

A Belgrado gli esuli russi: “non voglio sostenere la guerra”

Roma, 25 mar. (askanews) – In fuga dalla Russia: sono in tanti ad andarsene, per motivi politici o economici, da quando Mosca ha scatenato l’invasione in Ucraina. Ma non è facile capire dove andare, racconta Iakov Borevic da Belgrado, in Serbia: "Ci sono alcuni paesi dove posso andare dalla Russia senza visto, i posti più gettonati sono l’Armenia, la Georgia e la Turchia, ma non mi attirano per via della loro cultura".

Nei giorni successivi all’invasione, Marina ha visto arrestare alcuni dei suoi amici e traballare l’economia. Di mestiere agente di viaggi, ha deciso di partire perché, dice, le restavano solo gli affari a trattenerla in patria: "Da quando sono arrivata a Belgrado mi sento liberata da un grande peso; ora inorridisco vedendo quello che succede in Russia".

Ma per la strade di Belgrado a duemila chilometri da Mosca non si sfugge alla propaganda. Nel paese ortodosso storico alleato di Mosca sono in molti a sostenere la politica del Cremlino.

Mentre un altro giovane esule, che non vuole farsi riprendere, se ne è andato nonostante le pressioni della famiglia: "Mio padre mi ha criticato dicendo che non sono più un patriota e che lascio il mio paese quando dovrei contribuire a sostenere l’economia. Ma a me era chiarissimo che se fossi rimasto a lavorare lì, tutte le mie tasse sarebbero andate a sostenere la guerra".

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