Il presidente dell’associazione delle vittime della voragine di Secondigliano, che nel 1996 uccise 11 persone, si è incatenato all’ingresso della cappella commemorativa. Da anni Sandro Russo, figlio di una delle vittime, denuncia lo stato di incuria e abbandono in cui versa la cappella, eretta all’epoca dall’amministrazione di Bassolino: "Ogni anno l’amministrazione locale viene a pulire solo il giorno prima della commemorazione, per permettere la passerella ai politici. Quest’anno avevo chiesto, a nome dei parenti delle vittime, la coerenza di non venire a pulire, di avere il coraggio di fare la commemorazione nella cappella così come si presenta il resto dell’anno, ma non hanno ottemperato alla richiesta".
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